venerdì 18 giugno 2010

LA PROVINCIA DI ANCONA INTERVIENE SUL PIANO PARTICOLAREGGIATO PER IL "PARCO" DELLA CESANELLA

ATTO DI GIUNTA del 20/05/2010 n. 207 (Estratto)
Testo integrale pubblicato su www.provincia.ancona.it

PRESO ATTO CHE:
- in data 18/03/2010 è pervenuto il piano denominato “Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica “Parco della Cesanella” Adozione variante 2009 ex artt. 4 e 30 L.R. Urb. N. 34/92” trasmesso dal Comune di Senigallia con nota prot. n. 14292 in pari data, registrato al ns. prot. n. 26255 del 23/03/2010;
- il piano attuativo di cui trattasi è stato adottato con deliberazione del Consiglio comunale di Senigallia n. 21 del 03/02/2010;
- la variante del piano particolareggiato, d’iniziativa pubblica, denominato “Parco della Cesanella”, consiste in una nuova definizione delle Norme Tecniche Attuative del piano, nuove modalità d’attuazione dei comparti interni ed una nuova organizzazione della rete stradale;
VISTO quanto riportato nella deliberazione di adozione del piano sopra richiamato il quale, in particolare, attesta che le opere previste non comportano varianti al P.R.G. vigente ai sensi della L.R. 34/92 ss.mm.ii. e quindi non sono soggette a Valutazione Ambientale Strategica, ai sensi del punto 8 lettera n) del paragrafo 1.3, “Ambito di applicazione” delle Linee guida per la Valutazione Ambientale strategica, approvate con delibera di Giunta Regionale n. 1400 del 20/10/2008;
CONSIDERATO che, con nota prot. n. 26737 del 24/03/2010, tenuto strettamente conto di quanto dichiarato nella delibera di adozione comunale, l’Amministrazione Provinciale, quale Autorità competente in materia di VAS – ai sensi del comma 1 lettera b) dell’art. 19 della L.R. 12 giugno 2007 n. 6 – ha preso atto di dette dichiarazioni e ha ritenuto di condividere la sopradetta esclusione sulla base degli elementi evidenziati dall’ Amministrazione comunale secondo il punto 8 lett. n) del paragrafo 1.3, “Ambito di applicazione” delle sopra citate Linee guida;
VISTA la ns. nota prot. n. 33984 del 19/04/2010 con la quale si comunicava la sospensione del procedimento per l’acquisizione di integrazioni, in particolare richiedendo al Comune di voler produrre copia o stralcio della sistemazione di progetto dell’area interessta dalla variante approvata dal Consiglio Comunale con delibera n. 70 del 21/09/2000 e come condizione indispensabile ai fini della riattivazione del procedimento di cui al comma 3 dell’art. 1 della L.R. 34/2005;
DATO ATTO che in data 26/04/2010 è pervenuta, da parte del Comune di Senigallia con nota prot. n. 21449 del 23/04/2010, ns. prot. n. 37187 del 27/04/2010, la documentazione integrativa richiesta;
VISTO che la Provincia, ai sensi dell’art. 30 comma 3 della L.R. 34/92 come sostituito dall’art. 1 della L.R. 34/2005, entro 60 giorni decorrenti dalla data di ricezione della documentazione, può formulare osservazioni e che nel caso di specie detto termine scade, tenuto conto del periodo di sospensione del termine intervenuto il 24/05/2010;
CONSIDERATO che, a seguito dell’istruttoria effettuata dall’istruttore geometra Dott. Daniele Griolucci dell’u.o. Bellezze Naturali e Vigilanza del Servizio I Urbanistica, è emersa la necessità di formulare osservazioni in merito al piano attuativo in oggetto;
VISTI E RICHIAMATI:
- la deliberazione del Consiglio provinciale n. 87 del 07/11/2005 recante integrazione del vigente Regolamento sulle discipline dei procedimenti relativi alla emanazione di atti e all’esercizio di funzioni di competenza dell’Amministrazione provinciale, con riguardo allo specifico procedimento per la formulazione di osservazioni sui piani attuativi comunali;
- l’art. 1 della L.R. 34/2005, che ha modificato l’art. 30 della L.R. 34/92;
PRESO ATTO che sulla presente proposta non necessita acquisire il parere di regolarità contabile, non rivestendo la proposta alcun aspetto che direttamente o indirettamente presenti profili finanziari, economici o contabili;

si propone

1.) Di formulare la seguente osservazione al piano attuativo trasmesso dal Comune di Senigallia con nota prot. n. 14292 del 18/03/2010, pervenuto in pari data e registrato al ns. prot. n. 26255 del 23/03/2010, successivamente integrato in data 26/04/2010 ns. prot. n.37187 del 27/04/2010 consistente in un piano denominato “Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica Parco della Cesanella” Adozione variante 2009 ex artt. 4 e 30 L.R. Urb. N. 34/92”:
“Al fine di collaborare e partecipare alla definizione progettuale è emersa la necessità di formulare osservazione in merito ad alcuni aspetti riscontrati dall’analisi della documentazione trasmessa.
Tenuto conto che il presente progetto risulta una variante ad un pre-vigente piano attuativo, si è evidenziata la necessità di esaminare contestualmente il piano particolareggiato approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 21.09.2000.
Dal confronto dei due progetti urbanistici, cioè quello approvato e quello in variante, emergono due soluzioni planovolumetriche diverse, soprattutto per quanto riguarda le aree edificabili e la diversa sistemazione della viabilità interna.
Il piano attuativo complessivamente ha una estensione superiore ai 10 ettari, condizione che la colloca tra i casi presenti nell’allegato B2, punto 5 lettera b) della L.R. 7/2004 “Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale”, quale opera quindi soggetta a V.I.A.
Pertanto, considerato che il piano particolareggiato vigente risulta approvato prima dall’entrata in vigore della legge regionale sulla V.I.A. (L.R. 7/04) e che quindi non è stato assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale, risulta necessario, prima dell’approvazione della presente variante, accertare la natura della stessa, al fine verificarne la sostanzialità, tramite l’utilizzo, come metro di valutazione, di quanto riportato al paragrafo 1.4 delle “Linee guida generali per l’attuazione della Legge Regionale sulla V.I.A.” (D.G.R. 1600/2004).
Nel caso venga accertata la sostanzialità della variante, verrebbe a determinarsi la condizione di sottoposizione dell’intervento alla procedura di V.I.A., con la eventuale diretta conseguenza di sottoposizione del piano alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del paragrafo 1.3.1 lettera a) delle Linee Guida Regionali, approvate con D.G.R. 1400/2008”.
2.) Di comunicare la presente osservazione al Comune di Senigallia ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 30, comma 3, della L.R. 34/92, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 34/2005, il quale dispone che “Il Comune approva i piani motivando puntualmente sulle osservazioni formulate dalla Provincia…Omissis.”.
3.) Di invitare il Comune di Senigallia a trasmettere alla Provincia e alla Regione copia della deliberazione di approvazione del piano attuativo in oggetto entro novanta giorni dall’approvazione dello stesso, ai sensi dell’art. 30, comma 5, della L.R. 34/92, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 34/2005.
(...)
LA GIUNTA

Visto il soprariportato documento istruttorio redatto in data 14/05/2010 dal Servizio I Urbanistica del Dipartimento III Governo del Territorio;
Ritenuto di condividere il documento per le motivazioni riportate e pertanto di poter far propria la proposta presentata;
Visto che lo stesso riporta il parere favorevole di regolarità tecnica dell’ufficio interessato;
Con voti unanimi e palesi

DELIBERA

1.) Di formulare la seguente osservazione al piano attuativo trasmesso dal Comune di Senigallia con nota prot. n. 14292 del 18/03/2010, pervenuto in pari data e registrato al ns. prot. n. 26255 del 23/03/2010, successivamente integrato in data 26/04/2010 ns. prot. n.37187 del 27/04/2010 consistente in un piano denominato “Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica Parco della Cesanella” Adozione variante 2009 ex artt. 4 e 30 L.R. Urb. N. 34/92”:
“Al fine di collaborare e partecipare alla definizione progettuale è emersa la necessità di formulare osservazione in merito ad alcuni aspetti riscontrati dall’analisi della documentazione trasmessa.
Tenuto conto che il presente progetto risulta una variante ad un pre-vigente piano attuativo, si è evidenziata la necessità di esaminare contestualmente il piano particolareggiato approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 21.09.2000.
Dal confronto dei due progetti urbanistici, cioè quello approvato e quello in variante, emergono due soluzioni planovolumetriche diverse, soprattutto per quanto riguarda le aree edificabili e la diversa sistemazione della viabilità interna.
Il piano attuativo complessivamente ha una estensione superiore ai 10 ettari, condizione che la colloca tra i casi presenti nell’allegato B2, punto 5 lettera b) della L.R. 7/2004 “Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale”, quale opera quindi soggetta a V.I.A.
Pertanto, considerato che il piano particolareggiato vigente risulta approvato prima dall’entrata in vigore della legge regionale sulla V.I.A. (L.R. 7/04) e che quindi non è stato assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale, risulta necessario, prima dell’approvazione della presente variante, accertare la natura della stessa, al fine verificarne la sostanzialità, tramite l’utilizzo, come metro di valutazione, di quanto riportato al paragrafo 1.4 delle “Linee guida generali per l’attuazione della Legge Regionale sulla V.I.A.” (D.G.R. 1600/2004).
Nel caso venga accertata la sostanzialità della variante, verrebbe a determinarsi la condizione di sottoposizione dell’intervento alla procedura di V.I.A., con la eventuale diretta conseguenza di sottoposizione del piano alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del paragrafo 1.3.1 lettera a) delle Linee Guida Regionali, approvate con D.G.R. 1400/2008”.
2.) Di comunicare la presente osservazione al Comune di Senigallia ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 30, comma 3, della L.R. 34/92, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 34/2005, il quale dispone che “Il Comune approva i piani motivando puntualmente sulle osservazioni formulate dalla Provincia…Omissis.”.
3.) Di invitare il Comune di Senigallia a trasmettere alla Provincia e alla Regione copia della deliberazione di approvazione del piano attuativo in oggetto entro novanta giorni dall’approvazione dello stesso, ai sensi dell’art. 30, comma 5, della L.R. 34/92, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 34/2005. (...).

martedì 9 febbraio 2010

L'APERTURA DI VIA BRANDANI E VIA ZUCCARI

dal Comitato pro Cesanella e non solo

Sulla stampa locale del 7/2/2010, è riportata la notizia secondo cui l’Amministrazione comunale avrebbe programmato “l’apertura di via Brandani e Zuccari, strade con un’unica uscita sulla statale”.
L’annuncio è stato dato nel corso dell’assemblea del 5/2/2010 svoltasi nel quartiere, ed è stato riportato dalla stampa senza l’aggiunta di altri dettagli.
Quella delle vie Zuccari e Brandani è una zona in cui sono state realizzate le “residenze sul parco” e che si trova in una situazione di degrado per via di alcune edificazioni e sopraelevazioni assai vicine fra loro.
Di fronte a quel groviglio di case, i cittadini si dividono: alcuni hanno rilasciato commenti positivi mentre altri, come il Vice Sindaco, ammettono, durante un incontro con il Comitato, che via Zuccari è un esempio di come non vanno realizzati gli interventi edilizi.
Egli, nell’assemblea del quartiere, ha sostenuto che la realizzazione del parco procede secondo i programmi, in quanto, a suo avviso, “non abbiamo deciso nulla di nuovo”.
Eppure qualcosa di nuovo appare evidente. Le volumetrie previste nel Piano del Parco sono state sparse su un’area di 15.000 mq, a monte del predetto groviglio di case, con una delibera del 2009, che sta permettendo al Comune di incassare oltre tre milioni di euro, a seguito della valorizzazione immobiliare di un’area acquisita per realizzare il Parco.
Un’altra novità: le “residenze sul parco” si troveranno di fronte non più il parco, ma altre case.
Ancora: in una recente variante, i comparti edificatori saranno formati con un nuovo metodo, che comporta una minore estensione finale per il Parco, rispetto alla precedente procedura di cessione.
L’ultima delle novità da segnalare, e ne sono tralasciate molte altre, è questa: l’apertura di Via Brandani e di Via Fratelli Zuccari.
Esaminando la tavola 5 allegata al piano particolareggiato del parco, sembra di capire che il rebus della viabilità dovrebbe essere risolto con l’arretramento a monte della pista ciclabile, e con una nuova strada interna parallela alla statale 16, posizionata dove passa ora la ciclabile, e sulla quale defluirà il traffico da e per via Brandani e da e per via Zuccari, fino a collegarle dall’interno con il Piazzale Michelangelo, attraverso un viale circondato dalle nuove case che saranno costruite, dopo la vendita all’asta dei 15 mila mq di terreno comunale acquisito per realizzare il parco.
Sarà difficile far passare le auto nella strettoia, con alberi, con parcheggi più o meno improvvisati, e con recinti vicini fra loro, che oggi è il collegamento fra via Zuccari e via Brandani e la pista ciclabile.
Le residenze sul parco diventeranno residenze con vista su uno svincolo stretto a due corsie, oppure sarà abbattuta qualche pianta e sarà previsto il senso unico?
Dobbiamo temere espropri? Vogliamo scongiurare questo pericolo, anche se immaginiamo che per molti questo potrebbe essere un male necessario, specialmente quando non è interessata la casa propria.
La domanda che poniamo all’Assessore all’ambiente è: come risolvere il rebus della viabilità di via F.lli Zuccari e via Brandani?
Con sensi unici, con abbattimenti di alberi o magari con una pista per elicotteri lato complanare, per consentire a tutti di arrivare sulla statale?
A nostro avviso la soluzione migliore sarebbe quella di non espropriare e non aprire le due strade al traffico dall’interno e lasciare in pace chi vive nella zona in cui sorgono le “residenze sul parco”, in modo da non devastare ulteriormente la situazione.
La nuova strada parallela alla statale 16 può collegarsi a Piazzale Michelangelo senza quei due sbocchi, vicini fra loro e stretti, che sono Via Brandani e Via Zuccari.

lunedì 25 gennaio 2010

IL "PARCO" DELLA CESANELLA NELL'ODISSEA DI ALTRE VARIANTI

- dal Comitato Pro Cesanella e non solo
Grazie all'impegno civico di chi vuole capire cosa resterà del "Parco" della Cesanella, è stato pubblicato nel sito: www.comitatoprocesanellaenonsolo.blogspot.it uno stralcio della documentazione relativa alla variante del piano particolareggiato comunale del "Parco", che è all'ordine del giorno per l'adozione.
Molti Comuni pubblicano on line le proposte di delibera, e aggiornano, con documenti e non con proclami, sull'iter dei procedimenti più importanti, che interessano la collettività, ma questo tipo di trasparenza manca a Senigallia, per cui ne risente la partecipazione democratica di chi vorrebbe vedere le carte, prima dell'adozione delle delibere, ma in Comune non può farlo, e deve accontentarsi degli spot e del "Piano" del verde.
Ma veniamo all'analisi della proposta di variante. Nel "Parco", già ridotto dopo la recente valorizzazione di una sua porzione a scopo edilizio, non compare il campus scolastico, ma potrebbe sopravvenire la sua comparsa dopo le elezioni, con un'altra variante, perchè diversi esponenti della maggioranza hanno pubblicamente manifestato l'intenzione di fare proposte in tal senso.
Forse non è questo il momento per far vedere che toglieranno un altro pezzo di "Parco".
Un altro aspetto della variante, che colpisce, è il richiamo che il Comune di fatto rivolge a sè stesso, per non essere riuscito ad acquisire tutte le aree dai privati, se non per il 28%.
Eppure l'Amministrazione aveva promesso entro il 2009 l'inizio dei lavori per il "Parco".
E' un ammissione di responsabilità, questa, perchè il Comune aveva il potere di eseguire d'ufficio il piano particolareggiato ed acquisire le aree, con una variante che prevedesse l'esecuzione d'ufficio, ma non ha proceduto in tal modo, in questi venti anni di fase attuativa del piano particolareggiato per il "Parco".
Il Comune è stato invece velocissimo quando si è trattato di trovare spazio per l'espansione edilizia e per fare cassa, con il consumo del territorio e la valorizzazione immobiliare di aree che erano state acquisite per il "Parco".
Ai cittadini ancora proprietari delle aree da cedere per realizzare il Parco viene inoltre proposta una cessione più vantaggiosa di quella alla quale si sono sottomessi coloro i quali hanno già ceduto il proprio terreno al Comune.
Questa disparità di trattamento fra chi ha resistito, e chi ha invece accettato le regole iniziali è ingiusta, penalizza i cittadini ed il territorio, e non si giustifica con l'addotta complessità delle procedure e con la loro presunta inadeguatezza.
Fino ad oggi le regole sono queste, in parole povere: la cessione al Comune del terreno agricolo per il "Parco" comporta l'indennizzo e la restituzione al privato del 15% della sua superficie, come edificabile, in aree individuate ai margini del "Parco", oltre alla cessione al Comune delle aree destinate all'urbanizzazione secondaria, con facoltà di trattanerle pagando la cd. "monetizzazione" al Comune.
Una cessione poco vantaggiosa per i privati, ma sempre meglio degli € 1,60 offerti ai cittadini che hanno contenziosi aperti con Autostrade spa.
L'esproprio è un sacrificio per tutti, si dice spesso.Invece si prospetta, grazie alla variante, una disciplina più favorevole: il computo delle aree, da destinare al Comune come standards urbanistico, nell'85% da cedere per il "Parco", quindi la superficie edificabile per il privato sarà maggiore e non dovrà essere pagata la "monetizzazione".
Così si sbloccherà l'acquisizione delle aree, o si darà spazio per altre richieste di condizioni ancora migliori?
Proponiamo che in caso di mancato accordo per la cessione delle aree al Comune, quest'ultimo provveda d'ufficio all'esproprio, affinchè il "Parco" sia realizzato in tempi ragionevoli.
Ci vuole un emendamento o un'osservazione ex art.30 l.r. 34/92, per la precisione.
Altri pezzi di "Parco" se ne vanno, con la variante, anche nei pressi nel fosso della Giustizia, con nuove ed ulteriori edificazioni.
Il futuro potrebbe veder sacrificati altre porzioni di "Parco", fino a ridurlo ad un giardino.Siamo stanchi delle promesse, e se questa è la variante per realizzare il "Parco", dovremo aspettare ancora altri anni, per poi avere un giardino, come quello alla Pace, che Parco non è.